Il ransomware si è evoluto in una delle minacce più note nella sicurezza informatica. Crittografando i file e chiedendo un riscatto per le chiavi di decrittazione, gli attacchi ransomware hanno sconvolto individui, aziende e persino agenzie governative. Questo articolo approfondisce il funzionamento interno del ransomware, come gli hacker lo creano e una dimostrazione pratica per mostrarne i meccanismi.
1. Che cosa è il Ransomware?
Il ransomware è un software dannoso progettato per crittografare i dati di una vittima, rendendoli inaccessibili fino al pagamento di un riscatto. Gli aggressori in genere chiedono il pagamento in criptovaluta, aggiungendo l'anonimato al loro schema. Esistono due tipi principali di Ransomware:
- • Crypto Ransomware: i file vengono crittografati in modo da non essere più accessibili.
- • Locker Ransomware: impedisce completamente agli utenti di accedere ai loro sistemi.
2. Anatomia Del Ransomware: componenti principali
Per capire come si costruisce un ransomware, analizziamone i componenti principali:
- • Algoritmo di crittografia: il ransomware utilizza la crittografia per rendere i file inaccessibili. AES (Advanced Encryption Standard) e RSA (Rivest–Shamir– Adleman) sono algoritmi comuni nei ransomware.
- • Server di comando e controllo (C2 Server): alcune varianti di ransomware devono poter comunicare con un server remoto per scaricare le chiavi di crittografia o inviare aggiornamenti sullo stato della crittografia.
- • Meccanismo di pagamento: per ricevere i pagamenti, gli autori del ransomware solitamente creano portafogli di Bitcoin (o altre criptovalute) e forniscono istruzioni per il trasferimento alle vittime.
- • Meccanismi di persistenza: gli hacker utilizzano tecniche per garantire che il ransomware venga eseguito a ogni riavvio del sistema, nascondendolo alla vittima e persino alle soluzioni antivirus.
3. Demo pratica: simulazione di crittografia ransomware
Questa demo illustrerà la parte di crittografia dei file del ransomware, senza distribuire alcun codice dannoso.
Nota: NON eseguire queste operazioni su un sistema live o in un ambiente sensibile.
Prerequisiti
- • Conoscenze di base di programmazione
- • Python installato
- • Un esempio di directory di file a scopo dimostrativo
Guida Step By Step
1. Impostare uno script di crittografia
- • Apri l'editor di codice e crea un nuovo file Python.
- • Importa le librerie richieste:
2. Generare una chiave di crittografia
- • Questa chiave serve per crittografare e decrittografare i file. Utilizzare la libreria di crittografia:
3. Crittografare i file in una directory
- • Itera su ogni file e applica la crittografia. Sii cauto e usa una cartella dedicata per i test:
4. Eseguire lo script di crittografia
- • Per prima cosa, chiama generate_key () per creare una chiave di crittografia.
- • Quindi passa la chiave a encrypt_files () per crittografare i file nella directory sample_files.
Nota: Di seguito viene creato un file di esempio a scopo dimostrativo.
Come si può osservare, viene generato un file (chiave di encryption) come mostrato di seguito:
Inoltre, il file è stato spostato nella cartella sample_files e, dopo aver eseguito lo script ransomware,
il contenuto è stato crittografato (bloccato!!!).
Questa dimostrazione, crittografa i file in una directory specifica, simulando il funzionamento
di base di un ransomware senza alcun effetto dannoso.
Decrittazione
Per simulare il processo di decrittazione, creare una funzione decrypt_files () in modo da invertire la crittografia:
Quanto mostrato in questo articolo è un esempio di crittografia e decrittografia alla base del meccanismo di locking e unlocking del ransomware (solo a scopo didattico). Se i dati effettivi vengono crittografati e non abbiamo accesso alla chiave di decrittazione (ciò diventa il fondamento del ransomware), non possiamo più accedere ai nostri file. Di seguito alcune raccomandazione di NGSecurity per proteggersi contro questa minaccia.
4. Come proteggersi dagli attacchi ransomware
1. Backup regolari: mantenere backup dei dati critici e isolare i backup dalla rete principale.
2. Aggiornare il software: assicurarsi che tutto il software, in particolare i sistemi operativi e gli strumenti di sicurezza, siano aggiornati.
3. Utilizzare politiche di sicurezza rigorose: adottare politiche di sicurezza quali privilegi minimi, segmentazione e protezione degli endpoint.
4. Formazione dei dipendenti: istruire i dipendenti sulle tattiche di phishing, spear-phishing e ransomware per ridurre la probabilità di infezioni accidentali.
5. Utilizzare un servizio di SOC (Security Operation Center) per identifcare le minacce in real time e bloccarle.